Che cos’è il certificato di rispondenza alloggio? Come fare una idoneità alloggiativa? Il certificato di rispondenza alloggio è un documento che attesta qualità e dimensione della propria casa.
Il certificato viene spesso richiesto da Questura o Prefettura per alcune pratiche di cittadini stranieri.
Questo documento è quindi relativo all’edificio e non riguarda in alcun modo la persona che lo richiede.
Il certificato di rispondenza alloggio attesta che l’abitazione rientri nei parametri minimi previsti dalle normative vigenti.
Esso è solitamente richiesto per le pratiche relative a:
- ricongiungimento familiare dall’estero
- richiesta della carta di soggiorno o rinnovo del permesso di soggiorno
- assunzione di lavoro
- altri motivi
I moduli per la richiesta sono disponibili nel sito del proprio Comune (ad esempio quello del Comune di Perugia).
La circolare n. 7170 specifica che
“la certificazione relativa all’idoneità abitativa potrà fare riferimento alla normativa contenuta nel D.M. 5 luglio 1975 che stabilisce i requisiti igienico-sanitari delle abitazione e precisa anche i requisiti minimi di superficie degli alloggi, in relazione al numero previsto degli occupanti“.
Circolare 7170 del 18 novembre 2009
Il certificato restituirà il numero di persone che possono occupare l’immobile in base alla superficie e alla divisione dei locali.
Nel calcolo si terrà conto anche di come sono stati accatastati (ovvero registrati all’Agenzia delle Entrate) i locali della casa. Ad esempio una soffitta conterà in misura minore nel calcolo rispetto ad una camera da letto o un soggiorno.
In ogni caso domanda deve essere presentata in marca da bollo e devono essere allegati in copia i seguenti documenti:
1) PLANIMETRIA CATASTALE
La planimetria catastale è una “mappa” di un’abitazione (generalmente in scala 1:200 oppure 1:100) così come ufficialmente registrata all’Ufficio Catasto (Agenzia delle Entrate). Da essa è possibile rilevare la superficie dell’abitazione, la destinazione dei locali interni ed altre informazioni.
La planimetria può essere richiesta gratuitamente dai proprietari delle abitazioni o da loro delegati.
Trattandosi di un documento in scala, significa che ogni centimetro misurato sulla planimetria corrisponde a 100 centimetri reali della casa (scala 1:100) oppure a 200 centimetri (scala 1:200) .
Per questo motivo è fondamentale presentare il documento con le perfette dimensioni dell’originale. Vanno assolutamente evitate foto fatte col telefonino (storte o deformate) al fine di non invalidare la reale dimensione del documento e non compromettere il buon esito della pratica.
2) CERTIFICATO DI ABITABILITA’ / AGIBILITA’
Il certificato di abitabilità / agibilità è un documento rilasciato al proprietario o costruttore dal Comune in cui si trova l’edificio.
Questo viene rilasciato alla fine dei lavori di costruzione o per altre modifiche effettuate all’immobile che vanno a influire sulle condizioni strutturali o degli impianti dell’edificio (ad esempio ristrutturazioni, sopraelevazioni). Questo documento “attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente”.
È quindi quasi impossibile non esserne in possesso (spesso è nelle mani del proprietario o dell’amministrazione di condominio). Esistono comunque rari casi in cui questo potrebbe essere non presente.
Ad esempio in caso di smarrimento del certificato, oppure per quegli edifici costruiti prima dell’obbligatorietà di questo certificato (indicativamente prima del 1950) e che non lo abbiano mai ottenuto successivamente.
Solo nel particolare caso in cui questo documento non sia presente sarà necessario seguire una procedura diversa. Nel caso preso ad esempio servirà una dichiarazione da parte di un professionista (geometra o architetto) iscritto all’Albo Professionale e dal proprietario allegando la copia del documento di entrambi.
Questo caso può variare da Comune a Comune, occorrerà quindi fare riferimento al proprio Comune di residenza per conoscere la documentazione dettagliata da allegare.
3) PAGAMENTO DIRITTI
Fino a qualche anno fa era consuetudine effettuare pagamenti per mezzo di Bollettino Postale o Bonifico, mentre negli ultimi tempi ha preso sempre più piede l’utilizzo del circuito PagoPA per l’incasso di diritti verso la pubblica amministrazione.
E’ possibile generare la fattura tramite i siti appositi (ad esempio qui per quanto riguarda la Regione Umbria presa ad esempio prima), che sarà poi possibile pagare tramite home banking, app per cellulari oppure presso Uffici Postali, Banche, supermercati, bar, tabaccai, ricevitorie e/o edicole aderenti al circuito.
4) DOCUMENTO DI IDENTITÀ
Ultimo passaggio sarà quello di allegare la fotocopia fronte/retro di un proprio documento di identità (es. Passaporto o Carta di Identità) alla domanda.
A questo punto il modello di richiesta, completo di tutti i documenti allegati, potrà essere presentato nei modi che ogni Comune avrà indicato nel proprio sito istituzionale.
Il Comune elaborerà la richiesta sulla base dei tempi richiesti dalla normativa sul procedimento amministrativo (in genere entro 45 giorni).
Questa breve guida è stata creata al solo scopo di condividere informazioni, è un articolo scritto dall’autore del sito che non rappresenta una fonte ufficiale né normativa ed è stata creata con la speranza di poter essere utile e aiutare chiunque abbia bisogno di informazioni relativamente al tema trattato.
Si prega comunque di fare sempre riferimento ai siti istituzionali.

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